Ognuno può suonare senza timore e senza esitazione la nostra campana. Essa ha voce soltanto per un mondo libero, materialmente più fascinoso e spiritualmente più elevato. Suona soltanto per la parte migliore di noi stessi, vibra ogni qualvolta è in gioco il diritto contro la violenza, il debole contro il potente, l’intelligenza contro la forza, il coraggio contro la rassegnazione, la povertà contro l’egoismo, la saggezza e la sapienza contro la fretta e l’improvvisazione, la Verità contro l’errore, l’Amore contro l’indifferenza.
(Adriano Olivetti)
Il mondo sta attraversando un periodo di trasformazione sociale, politica, economica, ideologica e di valori senza precedenti dagli anni del secondo dopoguerra. Gli effetti, a volerli vedere, sono sotto gli occhi di tutti: aumento della povertà e delle disuguaglianze, cambiamenti climatici e dissesto idrogeologico, esaurimento delle risorse, migrazioni di massa e tensioni sociali, crollo della qualità dell’istruzione, epidemie e pandemie. Affrontare questi problemi significa apparentemente farsi carico di sfide impossibili perché “nessun soggetto, individualmente, nessuna organizzazione da sola e nemmeno un singolo segmento della società globale è in grado, agendo da sé, di identificare ed implementare le soluzioni alle grandi sfide che l’umanità oggi si trova a fronteggiare. Così, per ogni soggetto individuale, ma anche per la società nel suo insieme, vi è allo stesso tempo la necessità e l’opportunità di un reciproco coinvolgimento al fine di risolvere questi problemi”. (Concetto di AccountAbility*).
A tutti coloro che rappresentano il traino della società – imprenditori, manager, politici e amministratori – viene perciò chiesto un sempre maggiore impegno, non solo in termini di lavoro e di energie profuse, ma soprattutto in senso di responsabilità verso le collettività.
Innovazione Circolare nasce dalla consapevolezza tanto delle conseguenze della crisi quanto delle sue opportunità, concentrandosi quindi sul bisogno di un cambiamento epocale rispetto al passato. “L’impegno” ne è il “Manifesto”, nato quindi da una riflessione collettiva sulla crisi e sul cambiamento. E’ il documento a cui facciamo riferimento “sempre, da sempre e per sempre”; le linee guida che ne hanno ispirato la nascita e il cammino, rappresentando soprattutto la responsabilità verso il nostro interno, verso gli interlocutori esterni e verso la collettività tutta.
Innovazione Circolare è infatti il frutto della visione di alcuni imprenditori e manager che intendono contribuire alla salvezza del Pianeta e alla sopravvivenza dell’Umanità mediante un maggiore benessere diffuso coerente e compatibile con la preservazione della natura, delle sue biodiversità e con la valorizzazione degli habitat e delle relative risorse.
Innovazione Circolare ha come riferimento la prima e più antica cattedra di economia che nacque all’Università di Napoli per consentire ad Antonio Genovesi di continuare a sviluppare il concetto di Economia Civile che sostiene che il principale scopo di qualsiasi attività economica sia creare “felicità attraverso il maggior benessere diffuso”.
Innovazione Circolare aderisce con convinzione al “Manifesto di Assisi” e ne fa propri i contenuti, contribuendo in ogni sede e modo alla loro condivisione e divulgazione.
* AccountAbility è un istituto che ha elaborato linee guida e protocolli per gestire la sostenibilità e stakeholder Engagement
“Cosa faremo? Cosa faremo? Tutto si riassume in un solo pensiero, in un solo insegnamento: saremo condotti dai valori spirituali, che sono valori eterni. Seguendo questi, i beni materiali sorgeranno da sé, senza che noi li cerchiamo.”
(Adriano Olivetti)
Riteniamo che la sostenibilità debba essere il nostro nuovo standard di investimento.
(BlackRock – Lettera agli investitori privati 2020)
A questo punto, penso che siamo liberi di recuperare alcuni principi religiosi e valori più solidi, e tornare a sostenere che l’avarizia è un vizio, l’usura un comportamento reprensibile e che l’avidità ripugna; che chi non pensa egoisticamente al futuro cammina più spedito sul sentiero della virtù e della saggezza. Dobbiamo tornare a porre i fini avanti ai mezzi, e ad anteporre il buono all’utile. Dobbiamo onorare chi può insegnarci a cogliere meglio l’ora e il giorno, quelle deliziose persone capaci di apprezzare le cose fino in fondo, i gigli del campo che non lavorano e non filano”.
(John Maynard Keynes – “Possibilità economiche per i nostri nipoti” – 1930 | dopo il crollo economico del 1929)
Una grande visione è necessaria, l’uomo che la possiede deve seguirla,
come l’aquila segue il blu più profondo del cielo.
(Cavallo Pazzo – Lakota Oglala)
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